"il restauro non è né bianco né nero, ma è un infinità di grigi"

il mio maestro

...se poi ci si aggiunge tre gocce di blu ed una di giallo ossido... così è perfetto!!!

lunedì 22 ottobre 2012

duello in bianco



mercoledì mi chiama un' arredatore, amico di un amico...
"ho questo progetto... avrei un' idea... ho visto il salotto che hai fatto a...
ho fatto fare un campione all'imbianchino ma non mi convince...
...fammi un campione per venerdì che incontro il cliente..."

"non c'è problema, cerco un antina simile e ti porto il campione venerdì mattina"
"io ho questa se ti può servire...




"beh non centra niente ma dammela... ci penso io"
"mi raccomando, voglio prenderlo il lavoro e devo fare bella figura"
"ci mancherebbe, stai tranquillo, voglio prenderlo anch'io il lavoro"
sorrido e me ne vado...


E' veramente un bel lavoro: una scala che tiene tutta una parete lunga cinque metri con nel sottoscala tutto un armadio fatto di ripiani e antine...wow...deve essere mio ...

giovedì mattina attacco...
vado nel colorificio del paese e compro una stecca angolare, unica cosa che assomigliava ad una modanatura, recuperabile in tempi brevi....
...scendo nelle segrete e inizio...





prendo il seghetto angolare....





la pistola ........et voilà....





l'antina rustica è pronta...





una leggera carteggiata...poi si passa alla finitura: prendiamo della cementite, in questo caso all'acqua ma sarà poi sintetica, più tenace e stabile nel tempo, e dei coloranti universali (mitici !!!)...





...e cerchiamo il nostro grigio, goccia a goccia....



...poi coloriamo...




... e siccome il tempo stringe, diamo un'aiutino...




...poi un pò di cera, poca, l'effetto deve essere soft...






... e poi il bianco, una bella tinta acrilica gessosa, due mani...
...e poi la mia preferita, la 280, tanta tanta, leggera leggera...





...spolverata, vernice all'acqua opaca antigraffio....ed è pronta...





...gli interni grigi...




venerdì mattina: "eccomi, ti ho portato il campione"
"ah, brava, hai trovato un anta"
"ma veramente è la tua"
"A. bene, oggi viene il cliente poi ti faccio sapere"



venerdì sera: secondo voi chi ha vinto il duello tra me e l'imbianchino???

perchè poi.... shabbare un mobile non è dare due mani di bianco e via, ehhh no...no,no.


A presto, Mik.






martedì 9 ottobre 2012

a ognuno il suo pennello




ehhhh, si sa....
ci sono donne che col pennello... uhhhh.... non fatemi dire!!!!

CA PO LA VO RI

poi ci sono quelle che vorrebbero, ma.... non hanno esperienza, ehhh, l'abitudine....
poi ci sono quelle che ci hanno provato, ma si sono scoraggiate, non si sono convinte...
poi ci sono quelle che si sentono portate ma non sanno da dove iniziare...

come diceva l'omino in bicicletta???

io dico: per ogni occasione ci vuole il giusto pennello....

DECORO, RITOCCO



questo è il pennello giusto, il mio adorato pennello, 
Il Pennello

ok, mi piace molto

...ma conosciamolo meglio...
...se si entra in intimità è tutto più facile...


un pennello che si rispetti deve avere

LA PUNTA

che sia a punta: non rotonda, non piatta, non maltrattata e non piegata!!!!
questo ha una signora punta   (+ 1)

UN SERBATOIO

la parte che si trova tra la punta e il manico è il serbatoio
serve a contenere il liquido, il colore, permettendoci autonomia e durata così da avere fluidità nel tratto
questo ha un signor serbatoio (+ 1)



IL PELO

nè troppo morbido (sarebbe indomabile) nè troppo duro ( non darebbe una copertura uniforme) 
fine, forte e delicato allo stesso tempo per un controllo sulla pressione che lo renda  versatile.

questo ha un signor pelo (+ 1)

IL MANICO

aaaahhhhhh, il manico, sembrerebbe non rilevante, ma la potenza non è nulla senza il controllo!!!!
i manici lunghi intoppano, corti e fini non li senti in mano, 
ergonomici: lunghi il giusto, si allargano un pò per poi restringersi e terminare....l'ideale.

questo ha un signor manico (+ 1)



versatile ed elastico, con un numero 4/5 riuscite sia a scrivere che a colorare una campitura ; se ben tenuto, anche durevole, ma bisogna volergli bene come a tutti i pennelli d'altronde...
lavatelo sotto l'acqua corrente per bene, sbattetelo e ricomponete la punta passandovelo tra le labbra tenute a bacio, dopo di che riponetelo ad asciugare...non vi abbandonerà per molto tempo.








come adoperarlo al meglio vedremo poi, ora prendete dimestichezza...

con cosa? ma come? ops... ah sì...

PENNELLO DA RITOCCO SINTETICO
 ... nei migliori colorifici...

provate poi mi direte

p.s. : un pò forte come post?? scusate ma giorni e giorni in cantiere come unica donna ... come il verme con le mele!!!

A presto, mik.

mercoledì 26 settembre 2012

prima di tutto: SICUREZZA




Prima di partire è meglio mettere le cose in chiaro:
con la chimica non si scherza.
Nei post futuri si tratterà l'uso di prodotti chimici e lavorazioni particolari, quindi OCCHIO!!!!

A secondo delle lavorazioni verrà indicato l'elenco dei presidi di sicurezza indispensabili.

Conosciamone alcuni intanto per non fare confusione poi...

Nella lavorazione con i prodotti chimici la pericolosità è elevata a secondo del prodotto che stiamo usando, della quantità e del periodo di esposizione....
...essi sono nocivi sia per contatto, inalazione ed ingestione e in modo subdolo continuano ad essere nocivi anche dopo l'uso per i depositi dei loro vapori sulla pelle e sugli abiti, quindi...

1. Adoperare abiti adibiti all'operazione e cambiarsi subito dopo o coprirsi, compresi i capelli, con tute, camici, fulard.

2.Occhiali di protezione


Questi servono a proteggere dagli schizzi, vapori ed in caso di altre lavorazioni da polvere e schegge che possono partire e colpirvi
Li trovate in vendita ai brico, in ferramenta a pochi euro, ci sono anche quelli delux , vedete voi...
Se siete "cecate" vanno bene anche degli occhiali da vista a lente larga economici.

3. Maschera per solventi

(foto disponibile a giorni)

Indispensabile, non può essere sostituita dalle mascherine antipolvere o stoffe legate a mò di rapina, anzi, questi metodi spartani fanno si che la respirazione sia difficoltosa aumentando l'assorbimento dei vapori.... in poche parole fanno più male che bene.
Queste maschere hanno dei filtri sostituibili diversi a secondo delle lavorazioni, a noi interessano principalmente i combinati che proteggono dai solventi organici, acibi e basi oltre che dalle polveri tossiche; 
sono piuttosto cari ma hanno una lunga durata che si misura in ore lavoro... in pratica ... quando si sente la puzza vanno cambiati. 
Conservateli chiusi in una busta di plastica sia per igiene che per prolungare la durata.
Anche qui si trovano prodotti di vari prezzi : tutte riparano, la differenza sta nella praticità di utilizzo e nella robustezza.... per l'uso che se ne può fare a livello hobbistico vanno bene quelle economiche, ma se avete il portafoglio pieno .... quelle della 3M sono il massimo!!! (naturalmente il costo dei filtri va di paripasso a quello della maschera :-)))


4. Guanti

( foto disponibile a giorni)

le mani, queste povere mani, ma chi li sopporta i guanti???
bisognerà fare un sacrificio...
Con i prodotti chimici non si possono utilizzare né i guanti in lattice, né quelli più fighetti azzurri o grigi detti da meccanico perchè si bucano subito.
Occorrono i guanti da acido, per intenderci quelli tipo per lavare i piatti ma neri: li potete usare con solventi, resine, vernici, acidi, basi, e con l'odiosissimo sverniciatore...

5. Scarpe

Evitiamo di fare certi lavori con ciabatte, infradito o a piedi scalzi!!!!
vi risparmio le scarpe da cantiere con punta in ferro!!!



Il risultato finale sarà più o meno all'incirca questo:






 CHE DONNA!!!!!!




Bene, per oggi è tutto!!!
Sono stata più seria possibile, ma il discorso è serio, vedrò di rifarmi in seguito!!!
Per iniziare tratteremo un pò di materiali e attrezzature per poi passare ad interventi e soluzioni.
Prometto che presto i post saranno più frequenti!!!

Buon lavoro! 
A presto, Mik.









giovedì 13 settembre 2012

presentazioni




Ok ragazzi, ci siamo quasi; è ora che mi presenti.
Non siamo qua a far quisquiglie quindi veniamo subito al sodo.

che cos'è sto posto chi mi segue già lo ha intuito, chi non mi conosce ancora vada a leggere qui. Di preciso poi si vedrà...

chi sono??? una restauratrice di opere policrome, una creativa, una che ne combina sempre "una più di Pluto", una direttrice tecnica di laboratorio e cantiere che fa scorrere e scattare... ma anche una madre che ama essere madre e che ha messo da parte il lavoro per VIVERE.

La mia testa, le mie mani però hanno bisogno di fare, di elaborare e di dare.

cosa faccio qui??? risolvo problemi (come l'olio Bertolli), dispenso conoscenza (per quello che so), chiacchiero di arte, restauro, tecniche artistiche, materiali, colori e quant'altro...

...ho studiato per mesi come impostare questo spazio; risultato??? briglie sciolte e via...scorrere e scattare!!!

cercherò in modo informale e il meno possibile tecnico di aiutarvi e informarvi 
con l'intento di non risultare né pallosa, né saccente...semplicemente PRATICA.

qui non vengo a spiegarvi di restauro scentifico allo stato eccelso...

e soprattutto NON E' UN BLOG SUL RESTAURO  , non solo...

Provo a farvi un piccolo elenco delle etichette che potreste trovare qui di fianco tra qualche mese : come usare i solventi senza intossicarci, coloranti universali: mai più senza, vernici per questo e per quello, uno sguardo al portafoglio: come fare di più con meno, adesivo consolidante vernice appretto: basta una cosa sola,problem solving n.1, c'è un pennello per ogni cosa, acqua: il solvente più universale che c'è,problem solving n.2, non è il cosa ma il come, tecniche artistiche, conosciamo i legni, oro vero o oro falso???, problem solving n.3, ...................

Non so se sono stata chiara ma, seguitemi in quest' avventura e ne saprete di più!!!!

dai dai iniziamo subito: inondatemi di richieste, problemi, curiosità al mio solito indirizzo mail whiteandcohandmade@gmail.com , non siate timide, daaaaiiiii !!! faccio scorrere ma non mordo !!!

A presto, Mik